Il diritto di precedenza nelle assunzioni: l’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015
Nel panorama dei contratti a termine, esiste una norma spesso sottovalutata, ovvero quella che prevede il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato, disciplinato dall’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015.
1 Cos’è il diritto di precedenza?
2 A chi spetta il diritto di precedenza?
3 Obblighi per il datore di lavoro
4 Come si esercita il diritto di precedenza
5 Cosa deve valutare l’azienda?
6 Giurisprudenza e tutele
7 Accortezza delle parti
2 A chi spetta il diritto di precedenza?
3 Obblighi per il datore di lavoro
4 Come si esercita il diritto di precedenza
5 Cosa deve valutare l’azienda?
6 Giurisprudenza e tutele
7 Accortezza delle parti
1 Cos’è il diritto di precedenza?
Il lavoratore che ha prestato servizio con uno o più contratti a tempo determinato, per oltre sei mesi complessivi, presso la stessa azienda e per le medesime mansioni, ha diritto ad essere preferito in caso di successive assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore entro 12 mesi dalla cessazione del rapporto.
Il lavoratore che ha prestato servizio con uno o più contratti a tempo determinato, per oltre sei mesi complessivi, presso la stessa azienda e per le medesime mansioni, ha diritto ad essere preferito in caso di successive assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore entro 12 mesi dalla cessazione del rapporto.
2 A chi spetta?
Il diritto di precedenza spetta ai lavoratori con contratti a termine, anche non continuativi, presso lo stesso datore.
È necessario che le mansioni oggetto dell’assunzione successiva siano sostanzialmente equivalenti a quelle svolte in precedenza.
Il diritto può essere esercitato solo se il lavoratore lo comunica per iscritto entro 6 mesi dalla cessazione del rapporto.
Il diritto di precedenza spetta ai lavoratori con contratti a termine, anche non continuativi, presso lo stesso datore.
È necessario che le mansioni oggetto dell’assunzione successiva siano sostanzialmente equivalenti a quelle svolte in precedenza.
Il diritto può essere esercitato solo se il lavoratore lo comunica per iscritto entro 6 mesi dalla cessazione del rapporto.
3 Obblighi per il datore di lavoro
Il datore di lavoro, nel contratto a tempo determinato, deve informare il lavoratore che ha diritto di precedenza ad essere assunto a tempo indeterminato al termine del contratto ed entro 12 mesi dalla sua cessazione.
Prima di procedere con nuove assunzioni a tempo indeterminato, ha l’obbligo di verificare l’eventuale esistenza di lavoratori con diritto di precedenza. Se tale diritto è stato regolarmente esercitato, deve preferirli, a parità di mansioni, rispetto a nuovi candidati.
La violazione di questo obbligo espone l’azienda a:
Richiesta di costituzione del rapporto di lavoro da parte del lavoratore avente diritto;
Richiesta di risarcimento del danno, spesso parametrato alle retribuzioni che il lavoratore avrebbe percepito se assunto regolarmente.
Il datore di lavoro, nel contratto a tempo determinato, deve informare il lavoratore che ha diritto di precedenza ad essere assunto a tempo indeterminato al termine del contratto ed entro 12 mesi dalla sua cessazione.
Prima di procedere con nuove assunzioni a tempo indeterminato, ha l’obbligo di verificare l’eventuale esistenza di lavoratori con diritto di precedenza. Se tale diritto è stato regolarmente esercitato, deve preferirli, a parità di mansioni, rispetto a nuovi candidati.
La violazione di questo obbligo espone l’azienda a:
Richiesta di costituzione del rapporto di lavoro da parte del lavoratore avente diritto;
Richiesta di risarcimento del danno, spesso parametrato alle retribuzioni che il lavoratore avrebbe percepito se assunto regolarmente.
4 Come si esercita il diritto di precedenza
Il diritto di precedenza si esercita con l’invio di una comunicazione scritta, raccomandata o anche via PEC, entro sei mesi dalla cessazione del contratto, con conservazione della prova di invio e di ricezione. Deve essere espressa la chiara della volontà di essere assunto, anche senza formule tecniche.
Attenzione: riguarda solo le stesse mansioni. Un punto fondamentale è che il diritto di precedenza riguarda solo le assunzioni relative a mansioni equivalenti a quelle precedentemente svolte.
Non basta che si tratti dello stesso settore o della stessa unità produttiva: il diritto scatta solo se la nuova posizione coincide, in modo sostanziale, con quella che il lavoratore ha ricoperto in passato.
Ad esempio:
Vi è diritto di precedenza se il lavoratore era addetto alla vendita e l’azienda assume un altro addetto alla vendita.
Non vi è diritto di precedenza se il lavoratore era cassiere e l’azienda assume un magazziniere, anche se nella stessa sede.
La verifica delle stesse mansioni si basa su un’analisi concreta delle stesse, non solo sul livello del contratto o sulla qualifica formale.
Il diritto di precedenza si esercita con l’invio di una comunicazione scritta, raccomandata o anche via PEC, entro sei mesi dalla cessazione del contratto, con conservazione della prova di invio e di ricezione. Deve essere espressa la chiara della volontà di essere assunto, anche senza formule tecniche.
Attenzione: riguarda solo le stesse mansioni. Un punto fondamentale è che il diritto di precedenza riguarda solo le assunzioni relative a mansioni equivalenti a quelle precedentemente svolte.
Non basta che si tratti dello stesso settore o della stessa unità produttiva: il diritto scatta solo se la nuova posizione coincide, in modo sostanziale, con quella che il lavoratore ha ricoperto in passato.
Ad esempio:
Vi è diritto di precedenza se il lavoratore era addetto alla vendita e l’azienda assume un altro addetto alla vendita.
Non vi è diritto di precedenza se il lavoratore era cassiere e l’azienda assume un magazziniere, anche se nella stessa sede.
La verifica delle stesse mansioni si basa su un’analisi concreta delle stesse, non solo sul livello del contratto o sulla qualifica formale.
5 Cosa deve valutare l’azienda?
Conservare traccia delle comunicazioni ricevute da ex lavoratori che hanno esercitato il diritto.
Tenere traccia dei contratti a tempo determinato precedenti, per verificare se superano i sei mesi totali.
Tipologia delle mansioni offerte: verificare l’esistenza di un contratto a termine precedente prima di stipularne un altro per analoghe mansioni.
Tempi delle nuove assunzioni: verificare se l’assunzione avviene entro 12 mesi dalla cessazione del precedente rapporto.
Conservare traccia delle comunicazioni ricevute da ex lavoratori che hanno esercitato il diritto.
Tenere traccia dei contratti a tempo determinato precedenti, per verificare se superano i sei mesi totali.
Tipologia delle mansioni offerte: verificare l’esistenza di un contratto a termine precedente prima di stipularne un altro per analoghe mansioni.
Tempi delle nuove assunzioni: verificare se l’assunzione avviene entro 12 mesi dalla cessazione del precedente rapporto.
6 Giurisprudenza e tutele
La giurisprudenza ha chiarito che, il diritto ha natura soggettiva: se esercitato correttamente, vincola il datore di lavoro.
Se quest’ultimo dovesse assumere un terzo, violando il diritto di precedenza, l’assunzione non verrà annullata o resa invalida.
Il lavoratore che aveva il diritto di precedenza può però chiedere il risarcimento del danno da mancata assunzione.
In particolare, secondo l’orientamento giurisprudenziale “in coerenza con i principi generali – in tema di prelazione obbligatoria (quale che ne sia la fonte) – il prospettato inadempimento del datore di lavoro – che si perfeziona, appunto, con l’assunzione di soggetti diversi da quelli che hanno diritto di precedenza – non può che dar luogo (ai sensi degli art. 1218 ss. c.c.) al risarcimento del danno” (Cass.14293/2002; Sentenza Tribunale di Cuneo, sez. lav. n. 66 del 26/08/2020).
La giurisprudenza ha chiarito che, il diritto ha natura soggettiva: se esercitato correttamente, vincola il datore di lavoro.
Se quest’ultimo dovesse assumere un terzo, violando il diritto di precedenza, l’assunzione non verrà annullata o resa invalida.
Il lavoratore che aveva il diritto di precedenza può però chiedere il risarcimento del danno da mancata assunzione.
In particolare, secondo l’orientamento giurisprudenziale “in coerenza con i principi generali – in tema di prelazione obbligatoria (quale che ne sia la fonte) – il prospettato inadempimento del datore di lavoro – che si perfeziona, appunto, con l’assunzione di soggetti diversi da quelli che hanno diritto di precedenza – non può che dar luogo (ai sensi degli art. 1218 ss. c.c.) al risarcimento del danno” (Cass.14293/2002; Sentenza Tribunale di Cuneo, sez. lav. n. 66 del 26/08/2020).
7 Accortezza delle parti
Un lavoratore assunto con contratto a termine per più di sei mesi presso un’azienda, con contratto cessato, deve inviare tempestivamente una comunicazione per esercitare il diritto di precedenza. Occorre farlo con PEC o raccomandata per avere una prova certa.
Un’azienda deve inserire, nel contratto a termine, l’informativa sull’esistenza del diritto di precedenza; inoltre è bene che inserisca un sistema di controllo sistematico sul diritto di precedenza nel processo di selezione del personale. Questo può essere integrato nella procedura HR interna per evitare rischi.
Un lavoratore assunto con contratto a termine per più di sei mesi presso un’azienda, con contratto cessato, deve inviare tempestivamente una comunicazione per esercitare il diritto di precedenza. Occorre farlo con PEC o raccomandata per avere una prova certa.
Un’azienda deve inserire, nel contratto a termine, l’informativa sull’esistenza del diritto di precedenza; inoltre è bene che inserisca un sistema di controllo sistematico sul diritto di precedenza nel processo di selezione del personale. Questo può essere integrato nella procedura HR interna per evitare rischi.
Lascia un commento